

Il bike sharing (traducibile come "condivisione della bicicletta") è uno degli strumenti di mobilità sostenibile a disposizione dei Comuni che intendono ridurre i problemi derivanti dalla congestione stradale e il conseguente inquinamento.
Consiste nella messa a disposizione dei cittadini di una serie di biciclette di proprietà comunale, dislocate in diversi punti di parcheggio, che i cittadini (previa sottoscrizione di apposito abbonamento) possono utilizzare durante il giorno con il vincolo di consegnarle alla fine dell'utilizzo presso uno dei vari punti di raccolta
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Nel 2008 è stato costituito il "Club delle città per il Bike Sharing" Fanno parte del Comitato Promotore le città di Alba, Andria, Bari, Bra, Cuneo, Gorizia, La Spezia, Parma, Pescara, Pinerolo, Prato, Roma, Savigliano, Savona, Sesto Fiorentino, Settimo Torinese, Terni, Treviso, Venaria Reale e la Provincia di Cremona.
Sarà perchè è transitato il Giro del Centenario?
Può darsi, sta di fatto che da lunedì 25 Maggio, ad Asti si può avere una bicicletta gratis per girare in città. L’iniziativa è del Comune, assessorato all’Ambiente. Per ora, le bici a disposizione sono 40 distribuite in quattro “stazioni” della città: piazza Primo Maggio, piazza Alfieri, piazza Torino e piazza Marconi (stazione ferroviaria). Le biciclette dovranno tornare alle piazze di partenza alla sera. Per utilizzare le bici si deve ritirare, presso l'Urp (piazza San Secondo) un apposito tesserino, valido per un anno al costo di 10 euro.
E la Venaria Reale ?
Ha precorso i tempi, il Progetto in rete con i Comuni del Patto Territoriale è già partito il 5 giugno 2008 e comprende, oltre la città della Reggia, anche Alpignano, Collegno, Druento, Grugliasco e Rivoli.
Ciò vuol dire che un' ideale visita alle attrattive principali di questi comuni (Castello di Rivoli, Certosa di Collegno, Reggia di Venaria, ecc ecc) può essere fatta comodamente su due ruote. Si preleva la bici in un comune del Patto, si arriva a destinazione utilizzando le piste ciclabili del territorio, si posa la bici e si torna - volendo - con i mezzi pubblici.
Si tratta del primo progetto di bike-sharing in rete a livello nazionale, il primo su un'area così vasta.
Torino pare che si stia attrezzando, nel mese di Novembre 2008 il Consiglio Comunale ha approvato una deliberazione per incentivare l'uso della bicicletta.Una rete capillare, inizialmente con 116 “stazioni” (che potranno arrivare a 130, sempre con dieci biciclette ciascuna), che sarà gestita per 12 anni da un unico concessionario, il quale potrà disporre di spazi pubblicitari fino ad un massimo di 12 metri quadri per ogni punto bici.
Naturalmente nulla vieta di inforcare la propria bicicletta e andare, è sempre tutta salute che si acquista e si immagazzina, anche con il caldo di questi giorni!
Nella foto, uno dei "parcheggi" di Venaria.
grazie sirio, vengo sapere da te che nella mia città esiste dal 25 di maggio questa straordinaria opportunità..... faro' un giro in centro
RispondiEliminaAh si!:)
RispondiEliminaLi avevo visti a Milano ed avevano attirato la mia attenzione.
Mi sembra un'ottima idea.
Anche se ... pedalare in città, con quell'aria e a pieni polmoni mmmm
E vabè..vediamo il lato positivo!
Bella notizia, potrebbe risolvere i problemi del traffico cittadino, se bene organizzata potrebbe anche fare un bum di biciclette...
RispondiEliminaRisultato meno auto aria più pulita.
Buona serata caro Sirio,
Tomaso
Ciao Bruno, se ricordo bene Asti ha in centro un'isola pedonale, se così fosse pensa che bellezza!
RispondiEliminaCom'è andato il concerto sabato sera?
Un caro saluto.
Cara Guernica,il problema delle grandi città è proprio questo. So però che fa più danni lo smog provocato dal riscaldamento domestico che le emissioni degli scarichi automobilistici.
RispondiEliminaCertamente le cittadine sono avvantaggiate,come Venaria che ha proprio chiuso il centro storico.
Un caro saluto!
Ciao Tomaso, in queste cose bisognerebbe "copiare" da chi è all'avanguardia. Olanda, tanto per fare un esempio: nei Paesi Bassi viene proprio utilizzata come mezzo di locomozione principale!
RispondiEliminaBeati loro...
Un caro saluto.
Buona sera Sirio, se non sbaglio anche il comune di Monza ha le biciclette a noleggio, e un iniziativa che dovrebbe essere allargata a tutti i comuni d'italia. Speriamo veramente possa allargarsi perchè e un iniziativa molto lodevole. Buona serata e buona vita, Viviana
RispondiEliminaCiao Viviana,meno inquinamento = più salute, non c'è ombra di dubbio.
RispondiEliminaForse bisognerebbe prima "educare" i cittadini ad una visione più ecologica del mezzo di trasporto,come per esempio preferire il veicolo pubblico a quello privato, e poi ben venga anche la bici!
Un caro saluto,buona giornata.
Può darsi, almeno lo spero, che funzioni. Forse solo in certe zone dove, da sempre, la bicicletta è stata la regina della strada.
RispondiEliminaA Mestre, hanno fatto chilometri di piste ciclabili che sono perennemente vuote. Per fare cento metri si spostano in macchina!
Bisogna che cambi mentalità e che passi almeno una generazione!
Io, comunque, non ne ho bisogno: abito a Venezia dove si va solo a piedi!
Una iniziativa eccellente per l'ecosostenibilità.
RispondiEliminaMi meraviglio che tra le città del comitato promotore non ci sia Ravenna, che ha una tradizione consolidata in fatto di bici...o forse proprio per questo?
Un caro saluto
annarita:)
anche in città a varese c'è il bike sharing...l trovo utilissimo...io nel paesino mi arrangio con la mia biciclettina...:)
RispondiEliminaCiao Sergio, beato che he hai la fortuna di vivere in un'isola pedonale unica al mondo...e che prima o poi spero di vedere anch'io!
RispondiEliminaUn caro saluto.
Ciao Annarita, infatti sono sorpreso da ciò che mi dici.
RispondiEliminaLa bicicletta è una tradizione, quasi un'"istituzione" oserei dire,nella tua Regione.
Probabilmente,data la grande diffusione,avranno ritenuto superfluo istituire un servizio del genere.
Un caro saluto, a presto!
Ti ci vedo Lo, magari con la gnoma al seguito...!!
RispondiEliminaEffettivamente nei paesi come il tuo (un po' come a Venaria) si può ancora circolare senza l'assillo del traffico, o quanto meno è molto limitato rispetto ad una città.
Un caro saluto.
Caro sirio, so che è bello andare in bicicletta e fa bene anche alla salute, ma io non pedalo più.
RispondiEliminaDa ragazza sono caduta malamente e da allora non inforco più la bici.
Mi dispiace.
Ciao stellina, da buon "piemuntèis" testa-dura ho continuato a pedalare anche dopo diverse cadute, non tutte leggere...pensa che utilizzavo la bicicletta per andare a lavorare,attreaversando Torino da nord a sud, per fortuna in quel periodo niente incidenti.
RispondiEliminaCerto che alcune volte ho anche avuto paura...!
Un abbraccione.
Ottima iniziativa. Speriamo si diffonda anche da noi!
RispondiEliminaSarebbe auspicabile Alfa, cerco di immaginare come potrebbe essere il giro del lago in bici...traffico permettendo!
RispondiEliminaBuona fine settimana.
Bellissima iniziativa, anche se in Italia più che piste ciclabili quelle che spacciano per tali mi sembrano più percorsi di guerra.
RispondiEliminaDiciamo che è un inizio poi bisogna vedere quanti avranno voglia di assecondarlo ;-)
Ciao Chit, nelle città come Torino è così...non nelle cittadine della cintura, dove il traffico è ancora relativamente "a misura d'uomo", per cui andare in bicicletta non è una scommessa...!!
RispondiEliminaBuona giornata!