La visione di un ponte mi fa sempre pensare ad un passaggio, una costruzione che unisce un punto di partenza con un altro di arrivo, che in sua assenza sarebbe molto difficile da raggiungere.
Torino in questo settore ha un primato : una struttura...mobile!
In caso di piena della Dora Riparia, il ponte ha la possibilità di essere sollevato per circa un metro grazie all'azione di alcuni martinetti idraulici collocati all'interno di vani interrati.
Per tanti anni , su questo manufatto sono transitati i treni della Torino Ceres che si attestavano a Porta Milano, divenuta successivamente stazione di Ponte Mosca: oggi è sede dell'officina di riparazioni del Museo Ferroviario Piemontese.
Questo ponte ferroviario si trova tra altri due, che scavalcano la Dora : il ponte Mosca (è il più antico di Torino, datato 1830) e il nuovo ponte dedicato all'ex vice-sindaco di Torino Domenico Carpanini.
Quest'ultima opera, è stata realizzata in quanto il vecchio ponte Principessa Clotilde fu irrimediabilmente danneggiato durante l'alluvione di ottobre 2000 e successivamente demolito.
Oggi la sponda destra del fiume, da via Cigna a corso Giulio Cesare, è stata completamente riqualificata.
Borgo Dora, sommerso dall'acqua e dal fango in quella terribile circostanza, è ritornato alla normalità e i torinesi possono di nuovo passeggiare lungo le rive, (i Lungodora) e in questa stagione sedersi sulle panchine sotto i tigli che crescono rigogliosi!
Sempre molto interessanti i tuoi post.Ti auguro una serena giornata,saluti a presto
RispondiEliminagrazie per farmi conoscere la città! chissà che profumo intenso sotto i tigli! dal mio giardino il profumo di questo albero si espande fino in casa. è una delizia che vorrei fermare nel tempo, ma...non posso! buona serata! Ines
RispondiEliminaGrazie Cavaliere, ti auguro una buona serata.
RispondiEliminaCiao Ines, mi piace parlare della mia città e vado proprio a cercare quelle particolarità che la rende unica; Penso che in ogni città ci siano posti tanto belli quanto sconosciuti, ed è un peccato...!
RispondiEliminaBuona serata, un caro saluto.
Raccontare i luoghi che si vivono nel quotidiano è sinonimo di rispetto e di amore per la nostra terra.
RispondiEliminaCiao Sirio, un caro saluto e buona settimana, Roberta.
...e tu Roberta in queste cose sei molto, ma molto ferrata!
RispondiEliminaBuona serata, un caro saluto.
Che bella anche la nuova intestazione!
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