
Da anni porta avanti la sua personale battaglia per la diffusione dela musica tra i giovani, tenendo decine di concerti gratuiti per le scuole;
"Oggi i ragazzi - ha dichiarato in una recente intervista - sembrano fuggire dalla musica classica, si annoiano, pensano che sia roba da vecchi. L'insegnamento nelle scuole non esiste , e comunque la musica va trasmessa in modo entusiasmante, direttamente al cuore. Se diventa teoria, è la fine ! Noi musicisti dobbiamo uscire dalla torre d'avorio, andare nelle scuole a parlare con i ragazzi e a suonare per loro. Non è un'accusa, ma un invito a ricuperare una tradizione che avevamo e che rischia di disperdersi".
I suoi sforzi sono stati premiati, io il riscontro ce l'ho in banda dove i nostri musici più giovani, ancora studenti, hanno formato un quartetto di fiati che si dedica prevalentemente al classico.
Li ho sentiti suonare Mozart, Brahms, Chopin: riescono a trasmettere quelle emozioni che la musica sa esprimere, quando da parte degli esecutori c'è la passione!
Cari lettori, concludo con una "chicca" :
Il Maestro Uto Ughi suona un violino Guarneri del Gesù del 1744, forse uno dei più bei "Guarneri" esistenti, che possiede un suono caldo dal timbro scuro, e uno Stradivari del 1701 denominato "Kreutzer" perché appartenuto all'omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
L'esecuzione che propongo è di un "duo" di prim'ordine, il violinista Yehudi Menuhin accompagnato al pianoforte da Wilhelm Kempff, che diede ancora concerti dopo aver oltrepassato la soglia degli ottant'anni.
Caro Sirio, quanto detto da Ughi è sacrosanta verità, ma la musica nelle scuole non esiste perchè noi insegnanti di musica non ci diamo da fare, ma perchè siamo sempre meno considerati dal ministero stesso e dalla società. Le scuole sono sempre più povere; pensa che io faccio giornalmente la lotta con un lettore CD portatile, che non sempre ha voglia di leggere i dischi, ma i soldi per comprare altro materiale, mancano. Insegno da 30 anni e invece di vedere i miglioramenti, vedo che stiamo tornando indietro. Fino a qualche anno fa, avevo anche 3 ore in ogni classe e riuscivo a realizzare tante cose. Ma non solo l'orario ci penalizza, sappi che ci sono ancora colleghi di lettere, che dicono ai ragazzi esaminandi di terza, che ciò che conta, è che studino italiano . storia e geografia, il resto conta poco o nulla. E allora , caro amico, tu che capisci l'importanza della musica come me, dimmi, come si fa a sconfiggere certi pregiudizi culturali quando ci si sente come gocce in un oceano?
RispondiEliminaIo continuo imperterrita il mio lavoro , al quale credo , perchè ritengo che chi ama la musica e chi la pratica, è un gradino sopra tutti, per sensibilità e ricchezza d'animo.
Ti abbraccio con affetto
Cri
condivido in pieno l'ultimo capoverso di Cristina. la musica parla all'anima...la amo, ma non la pratico ma ammiro chi lo fa! quando faccio l'ascolto di pezzi classici, in classe, non vola una mosca: i bambini sono rapiti... il bello piace sempre... come questo brano che ha fatto da sottofondo al commento... grazie e buona serata Sirio!
RispondiEliminache meraviglia di post.
RispondiEliminaMio figlio suona il violino, o meglio sta imparando e gli piace tanto.
La musica classica è la base di tutto, della musica in generale e dell'anima in generale.
ciao Sirio
Ciao Sirio ,condivido con il pensiero di Cristina.La musica è parte integrante della nostra cultura.Ti auguro una buona serata,saluti a presto
RispondiEliminaCristina, non ci sono parole.E' la cultura in generale che in Italia sta decadendo, al contrario dei paesi del Nord Europa che, vuoi per tradizione, vuoi per clima, hanno un rapporto con la musica e la cultura musicale molto diverso, più sentito e soprattutto incoraggiato cosa che da noi non avviene.
RispondiEliminaIl tuo modo di pensare è parallelo a quello dell'amica Stella...altro che riforma!!
Mi fermo qui, ti auguro una serena serata.
Raggio, fai benissimo: per far amare la musica non è necessario praticarla, bisogna appunto e anzitutto amarla noi. Certamente certi classici hanno il potere di catalizzare l'attenzione, e lasciano dentro forti emozioni.
RispondiEliminaCiao, un caro saluto!
Calliope, ricordo che tuo figlio studia musica.
RispondiEliminaIl fatto che gli piaccia è importantissimo, se poi ha doti naturali che lo accompagnano avrà risultati migliori, glielo auguro proprio.Condivido il tuo pensiero, l'ascolto della musica classica predispone l'animo benevolmente, per me almeno è così.
Ciao, buona serata!
Cavaliere, Cristina è proprio parte integrante, e la sua testimonianza fa rabbrividire perchè mette in evidenza le grosse "falle" che stanno facendo affondare la nave della cultura, del buon insegnamento in genere.
RispondiEliminaE' evidente che ai nostri legislatori poco o niente importa...!!
Ciao, un caro saluto.
Cristina ha pienamente ragione.
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