sabato 15 gennaio 2011

MIRAFIORI : SI, NO.

la palazzina di mirafiori

FIAT voluntas tua... ha vinto Marchionne.

Ho fatto parte di quell'Azienda dal 1974 alla fine del 2000, e già non la riconoscevo più.
Ho potuto vedere - in circostanze particolari - la realtà delle presse, della lastratura, del montaggio, della verniciatura.
A Mirafiori ci sono stato per alcuni anni, facevo parte di un neonato ufficio che prometteva grandi cose, ma non era certamente l'ambiente di quelle che allora venivano chiamate "Sezioni" , successivamente scorporate e rese autonome.
Dove venivano prodotti i lubrificanti ero a contatto con gli operai, lì c'erano diverse linee semi-automatizzate per il riempimento dell'olio e dei vari additivi, ma il clima era assolutamente diverso. Non che fossero tutte rose e fiori, ma nei momenti importanti (leggi rinnovo del contratto, sia nazionale che integrativo) TUTTI si faceva quadrato... ciò che non è successo oggi, purtroppo.
Essendo fuori mi sono fatto un'idea, come sempre il giusto e l'ingiusto non stanno mai da una parte sola.
Resta il fatto che una simile spaccatura non ha precedenti, e questo non può certo favorire l'ambiente lavorativo, la ripresa dell'economia e le relazioni industriali.
Altri tempi? Forse, a raccontarli oggi mi sembra di rivivere una favola finita malamente...

12 commenti:

  1. Caro Sirio ho letto con attenziome il tuo racconto.
    Oggi purtroppo troppe cose sono cambiate la cosa che più preoccupa è la spaccatura avvenuta.
    Il tempo ci darà ragione per vedere chi ha torto o ragione.
    Buon fine settimana,
    Tomaso

    RispondiElimina
  2. seguendo i vari dibattiti ho capito poco perchè uno annulla ciò che dice l'altro e la confusione è tanta. bisognerebbe leggere il contratto, che non farò mai. comunque sono contenta che l'azienda resti a torino! anche se i lavoratori sono chiamati a fare sacrifici, hanno però un lavoro!!! ciò che mi dà speranza è che tutti i sindacati,tranne uno, condividono il contratto!
    buona serata, carissimo!

    RispondiElimina
  3. Più di una vittoria del SI io sarei propenso a vedere un non sconfitta dei NO.
    Scorporando poi il seggio degli impiegati, che non hanno gli orari ed i turni degli operai, è stata raggiunta la parità; solo 9 voti avrebbero fatto la differenza, quindi un po' poco.
    Ora tutte le parti dovrebbero pensare, sempre che ne abbiano la capacità!

    RispondiElimina
  4. Caro Tomaso, al di là del risultato di ieri notte ciò che va ricomposta è l'unità sindacale, da troppo tempo compromessa.
    Contemporaneamente, essere attenti alle promesse fatte dall'azienda, che non riguardano solo il gruppo Fiat, ma ricadono in modo determinante sull'indotto che ha un peso notevole!
    Buona domenica, un forte abbraccio.

    RispondiElimina
  5. Cara Raggio, questa è stata una prova di forza.
    Ora, dopo il risultato,se TUTTE le parti lo vogliono, è possibile e auspicabile cambiare atteggiamento, dando la priorità alla salvaguardia del posto di lavoro.
    La cassa integrazione non consente di vivere, solo sopravvivere...
    Buona domenica!

    RispondiElimina
  6. Caro Sergio,sono d'accordo.
    La tua conclusione dovrebbe essere il punto di ripartenza, ancorarsi sulle proprie posizioni non è indice di democrazia, parola tanto usata...e abusata!
    Buona domenica.

    RispondiElimina
  7. si è parlato a sproposito...non mettendosi nei panni di coloro che quel lavoro lo stanno facendo.
    Ci sono persone che guadagnano troppo ed altre che guadagnano troppo poco e pagano le tasse....e sempre sulle stesse vanno a ricadere tutti i problemi dell'Italia malsana.
    Sono anni che si dice al lavoratore comune che si devono fare sacrifici, e pian piano si è perso sul campo dei diritti e salari...e nulla si è fatto sugli investimenti o su politiche di salvaguardia del lavoro.
    Ieri c'è stata una grande spaccatura, soprattutto fra i lavoratori che non porterà da nessuna parte se ognuno si erge come salvatore della patria.
    Penso che occorra volontà e voglia davvero di salvare "la situazione", ma penso che una bagno di umiltà lo debbano fare in particolare coloro che "spendono tante parole" e fanno pochi fatti.
    Penso che sia vergognoso l'abisso sociale che si sta degenarando in queste situazioni, ma penso anche che si debba intevenire sugli abusi di "Alcuni furbi" che fanno ricadere sulle persone oneste il loro menefreghismo.
    Difficile momento, ma è ancora più difficile trovare quel senso di unità che ha sempre contraddistinto la classe operaia e di conseguenza il sindacato.
    La rappresentanza sindacale comunque deve esserci..e soprattutto deve essere partecipativa e non salvatrice di accordi che vanno a ledere la vita del lavoratore

    RispondiElimina
  8. Si, questa spaccatura non depone a favore di tempi migliori. Poveri noi. Mala tempora currunt e purtroppo il seguito della citazione latina dice "ma si preparano tempi peggiori".
    Grazie per la tua pre-adesionealla Festa Blaogger. Ti ho messo in nota e ci riaggiorneremo più in là. Stella è proprio un'amica.

    RispondiElimina
  9. Ciao Sirio.Anch'io sono un operaio e tra l'altro un turnista(compreso turni di notte).La situazione non è bella attualmente alla Fiat e non solo.Adesso bisogna che si torni a dialogare ponendo il lavoratore al centro della attenzioni.Non è possibile che ogni volta che si vuole tagliare sui costi ,si parte sempre dai lavoratori,quando ci sono grosse lacune strutturali in Italia.Tra l'altro penso che se c'era l'avvocato ,non si arrivava a questo scontro.Felice serata a presto

    RispondiElimina
  10. Carla, la tua disamina non fa una grinza.
    Se non ci fossero state divergenze insanabili a livello sindacale, al referendum non ci sarebbe neppure arrivati.
    Ora che il danno c'è, e pure grande, è indispensabile che tutti scendano dalle loro roccaforti, non parlare,parlare...qui ci vogliono i fatti!
    Grazie del commento, a presto e buona serata.

    RispondiElimina
  11. Benvenuta Ambra, è stato un piacere conoscerti.
    Si dice infatti che al peggio non c'è fine, speriamo che non sia il caso mirafiori a provocare l' "effetto domino"...
    Buona serata, a presto.

    RispondiElimina
  12. Ciao Cavaliere, penso che uno degli errori di Torino sia stato la troppa dipendenza dalla Fiat, che ha condizionato tutto il modo di vita,sia lavorativo che sociale.
    Il fronte operaio è sempre stato compatto, sono state le organizzazioni sindacali ad essere messe i scacco dopo la famosa marcia dei 40 mila, alla quale ovviamente non ho partecipato, pur essendo già allora un cosiddetto "colletto bianco", in quanto assunto con un diploma, raggiunto con notevoli sacrifici perchè studiavo di sera...e di giorno ero operaio come te!
    Sono d'accordo, da quando l'avvocato se n'è andato la fiat non è più stata quella.
    Inoltre non si deve caricare il peso dei tagli sempre e solo sul lavoro dipendente, troppo comodo!
    Buona serata.

    RispondiElimina

Se hai qualcosa da dire fallo pure, ricorda solo le due uniche regole che vigono qua: rispetto per tutti offese per nessuno. Ciao!

Questo blog non consente commenti anonimi.

" La musica é il vincolo che unisce la vita dello spirito alla vita dei sensi, ed é l'unico immateriale accesso al mondo superiore della conoscenza. Nella musica l'uomo vive, pensa e crea".

Ludwig Van Beethoven