Mario, figura “storica” della Comunità e grande appassionato di montagna, insieme a padre Stefano e all’amico guida Marco, sono saliti sulla vetta che domina le nostre montagne: il Monviso.
La fatica dell’ascensione è stata ricompensata da una stupenda giornata di sole. Dalla cima si potevano contemplare tutte le varie catene montuose e un cielo azzurrissimo ha dato sapore di cielo alla scalata.
E’ stata una gioia grande per padre Stefano poter celebrare lassù, proprio sulla punta del Monviso, una semplice ma commossa Eucaristia, ringraziando il Signore per i quarant’anni di vita vissuti e per i venticinque anni di Comunità dell’amico Mario. Abbiamo portato lassù, vicini al cielo, gratitudine, lotte e desideri dei nostri giovani, delle nostre missioni, di Madre Elvira, affidando tutti al Cuore di Maria.
Un grazie sentito al Signore per il “regalo” di questa breve ma intensa … ascensione al cielo!
Cari lettori, in questa testimonianza di fede che ho trovato nel sito della comunità "Cenacolo" mi sono rivisto adolescente, con la passione per la montagna che mi trasmisero i salesiani del " beato Michele Rua", la scuola dove frequentai l'avviamento nell'ormai lontano triennio 1960/ 1963. Avevano (e hanno tuttora) una capacità innata nel suscitare l'entusiasmo di noi giovani, insegnandoci oltre alle materie scolastiche, anche l'amore per la natura e come ci si deve avvicinare senza correre pericoli, quello stesso amore che conservo ancora oggi !!
Ciao sirio, gli ottimo insegnamenti ti rimangono per tutta la vita...
RispondiEliminaCiao Sirio i tuoi post hanno qualcosa che mi rimane non profondo del mio cuore.
RispondiEliminaun abbraccio, Tomaso c'é ancora
Caro Sirio, questo post apre l'anima, il cuore e la mente alla bellezza e alla bontà.
RispondiEliminaConosco il fascino del Monviso. Ne sono rimasta catturata quando l'ho potuto ammirare:)
Un caro saluto
annarita
Roberta, allora non ne comprendevo l'importanza, mi sembrava che fossero tutte forzature, imposizioni...che poi, invece, si sono rivelate fondamentali!
RispondiEliminaUn caro saluto.
Caro Tomaso, bentornato!
RispondiEliminaPasso subito a trovarti.
Cara Annarita,sono le testimonianze delle persone semplici come queste che rincuorano e fanno andare avanti, in un mondo che pare scarseggi alquanto di valori...!
RispondiEliminaUn caro saluto.
Le tue parole, i ricordi di cui parli, mi hanno suscitato tanta emozione: ciao Sirio, buon inizio di settimana
RispondiEliminaciao Sirio, ieri sono stata alla bocciofila" madonns del pilone" a fotografare ,poiche presto verra demolita e ricostruita in versione
RispondiEliminapiù moderna con campi da bocce coperti, verranno abbattuti tutti gli alberi,dove ora ci sono i campi da bocce. (un po di verde che se ne va e cemento che cresce )
ti auguro buo inizio settimana
mi pare di aver visto già quella croce durante qualche tappa di ciclismo... può essere? Il giro d'italia ci passa da li?
RispondiEliminache bello: capisco quando basta poco per far riafforare i ricordi...un bacione
RispondiEliminaInfatti sono bei ricordi cara Paola, credo che rimangono più vivi proprio perchè vissuti in quel periodo.
RispondiEliminaCiao, un caro saluto.
Ciao Pierangela, sono d'accordo per la bocciofila nuova, anche da me a Madonna di Campagna ne hanno appena realizzata una nuova,con i campi coperti; Però quella vecchia è lì in piedi e soprattutto non sono stati abbattuti alberi...
RispondiEliminaUn caro saluto.
Ciao Lo, penso che le esperienze da adolescenti sono irripetibili, perciò rimangono più impresse...e quando capita di trovare in rete articoli simili, il collegamento al vissuto è pressochè immediato!
RispondiEliminaBuona serata, ricambio!
Ciao ArrGianf, è possibile.
RispondiEliminaPeriodicamente il Giro d'Italia viene in provincia di Cuneo, e le salite sono di tutto rispetto!
Ricordo l'arrivo a Chianale di qualche anno fa, in condizioni proibitive...
Le riprese con l'elicottero possono effettivamente aver inquadrato la croce sul Monviso, meteo permettendo.
Che memoria!
Ciao, buona serata.
mi piace molto quello che dici sulla scula non solo matarie tecniche e letterarie ma anche l'amore e il rispetto della natura
RispondiEliminaGrazie Carmine, è stata esperienza di vita e in me ha lasciato un'impronta molto positiva.
RispondiEliminaBuona giornata!
si si Sirio infatti quando c'è stato il mondiale di Mendrisio io spesso confondevo le parole.. proprio perchè molte gare son li.
RispondiEliminaNon è questione di memoria.. a me il ciclismo piace tantissimo :)
a proposito ma cercavo il blog di una che si chiama Olga, ricordo che ho letto i suoi commenti da qualche parte e in questi giorni è venuta nel mio però nel suo profilo non l'ha inserito.
Caro sirio, immagini veramente limpide e belle.
RispondiEliminaLa maestà di questa montagna porta a meditare, come hanno fatto i due escursionisti protagonisti.