lunedì 11 aprile 2016

Noi non ci saremo



Vedremo soltanto una sfera di fuoco 

Più grande del sole, più vasta del mondo 
Nemmeno un grido risuonerà… 
E catene di monti coperte di neve 
Saranno confine a foreste di abeti 
Mai mano d'uomo le toccherà 
E solo il silenzio come un sudario si stenderà 
Fra il cielo e la terra per mille secoli almeno 
Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo.. 



E il vento d'estate che viene dal mare 
Intonerà un canto fra mille rovine 
Fra le macerie delle città 
Fra case e palazzi, che lento il tempo sgretolerà 
Fra macchine e strade risorgerà il mondo nuovo, 
Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo… 
E dai boschi e dal mare ritorna la vita 
E ancora la terra sarà popolata 
Fra notti e giorni il sole farà le mille stagioni 
E ancora il mondo percorrerà 
Gli spazi di sempre 
Per mille secoli almeno, 
Ma noi non ci saremo, non ci saremo... 


1966 - 2016 : 50 anni di una gloriosa canzone composta da Francesco Guccini e interpretata magistralmente da un gruppo che attualmente in Italia è il più longevo in attività :i NOMADI, e la voce che per anni e anni avrebbe identificato il loro modo di fare musica : Augusto Daolio, prematuramente scomparso il 7 Ottobre 1992.

La loro musica, insieme a quella di altri gruppi nati negli anni 60 ( come i Camaleonti,  i Dik Dik e i New Trolls, solo per citarne alcuni) ha fatto parte del repertorio del mio gruppo, anch'esso nato a metà di quegli anni.

Una parentesi  che ricordo con molta soddisfazione, la prima esperienza del "suonare insieme" che oggi - a distanza di tanto tempo - ritrovo con altra musica nella mia Banda.


2 commenti:

  1. Caro Leonardo, lo sai che non ricordavo di averla mai sentita!!!
    Però la trovo bella e significativa...
    Ciao e buona serata caro amico.
    Tomaso

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  2. Una canzone che, per me, sa di gioventù ... la mia gioventù.

    RispondiElimina

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" La musica é il vincolo che unisce la vita dello spirito alla vita dei sensi, ed é l'unico immateriale accesso al mondo superiore della conoscenza. Nella musica l'uomo vive, pensa e crea".

Ludwig Van Beethoven