venerdì 9 gennaio 2009

RISPOSTA

Quante le strade che un uomo farà
e quando fermarsi potrà?
Quanti mari un gabbiano dovrà attraversar
per giungere e per riposar?
Quando tutta la gente del mondo riavrà
per sempre la sua libertà?
Risposta non c'è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.
Quando dal mare un'onda verrà
che i monti lavare potrà?
Quante volte un uomo dovrà litigar
sapendo che è inutile odiar?
E poi quante persone dovranno morir
perché siamo in troppi a morir?
Risposta non c'è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.
Quanti cannoni dovranno sparar
e quando la pace verrà?
Quanti bimbi innocenti dovranno morir
e senza sapere il perché?
Quanto giovane sangue versato sarà
finché un'alba nuova verrà?
Risposta non c'è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.

"BLOWIN' IN THE WIND" fu scritta da Bob Dylan nel lontano 1962,la sua attualità è sconvolgente...

P.S. Questa versione in italiano è di Mogol.


19 commenti:

  1. Bellissima e davvero di grande attualita' le parole di Dylan.
    Un saluto ed un buon w.e.

    RispondiElimina
  2. Una vera poesia sotto forma di canzone! L'anima poetica di Dylan non si smentisce, caro Sirio.

    I contenuti del testo sojno di grande attualità.

    Molto bella la versione di Mogol!

    Di nuovo buona fine settimana.

    Un abbraccio
    annarita:)

    RispondiElimina
  3. bellissima.. buon fine settimana Sirio^^..

    bacioni

    RispondiElimina
  4. Dual,ricambio di cuore.

    Ciao e...a presto!

    P.S. Ma come fai a tenere un ritmo così alto nel pubblicare ? Faccio fatica a starti dietro!

    RispondiElimina
  5. Annarita hai ragione: Poeta.

    Un testo di drammatica attualità,già allora Dylan scriveva contro la guerra,insieme ad un'altra grande interprete,Joan Baez che ancora ogi si batte per la pace.

    Allora c'era il Vietnam,oggi la Terrasanta...e poi ?

    Speriamo basta!

    Ricambio l'abbraccio,buona fine settimama anche a te!

    RispondiElimina
  6. Grazie mat,ce n'è bisogno per tutti...

    Buona fine settimana.

    RispondiElimina
  7. Ciao Vane,grazie per la considerazione.

    Un caro saluto!

    RispondiElimina
  8. E' triste però vedere che passano gli anni e non è migliorato tanto il mondo!
    Ciao buona serata

    RispondiElimina
  9. Su Isthar,un pò più ottimista!
    E' vero ciò che affermi,perciò credo che dobbiamo essere NOI a iniziare con l'esempio,e mi sembra che con i blog lo stiamo facendo.
    Non ricordo più chi ti ha definita "combattente",pure io ne ho le prove...!
    Animo quindi,non c'è mai nulla di "totalmente perso"

    Un caro saluto.

    RispondiElimina
  10. buona domenica e con orgoglio su una delle tante strade che ci hanno riservato! :)

    RispondiElimina
  11. Ci dobbiamo rassegnare a vedere persecuzioni e guerre??

    Visto che l'odio da sempre è esistito...

    RispondiElimina
  12. Per me la pace è una delle costanti naturali umane. E' come dire il cielo splende sempre, solo ogni tanto appaiono le nuvole.
    La conferma di quanto detto risiede nella semplice logica per la quale non è possibile affermare che "la pace è mancanza di guerra", quanto invece che "la guerra è mancanza di pace". Insomma la guerra accade quando viene a mancare la pace, come è assurdo affermare, come detto sopra, che la pace accade quando viene a mancare la guerra. Ciò afferma che lo stato naturale umano è la pace.
    Un'altro semplice esempio di stato naturale umano è la luce, dove è impossibile affermare che essa luce è la mancanza del buio, come invece è logico dire che il buio è mancanza di luce. Anche qui la luce risulta uno stato naturale per l'essere umano

    RispondiElimina
  13. Ciao Lo,le strade della vita sono tutte aperte...sta a noi scegliere quella giusta.

    Un caro saluto.

    RispondiElimina
  14. Cara stella NOOOO!
    Anche la rassegnazione può essere uno stimolo per i guerrafondai che si muovono solo con fini di interesse,mascherati con "spirito di difesa"
    Le autonomie vanno rispettate,certo,ma non usando le armi...

    RispondiElimina
  15. Purtroppo la risposta a queste domande la conosciamo tutti. Quanti? infiniti. Finchè esisterà l'uomo, finchè esisterà la miseria, il sangue non cesserà mai di scorrere. Scusami se sono duro, ma l'homo sapiens esiste da crica 150.000 anni, e da allora è cambiato ben poco. Ci sono stati alcuni cambiamenti positivi, nel corso dei secoli, ma la maggior parte delle volte si è trattato invece di cambiamenti disastrosi.

    RispondiElimina

Se hai qualcosa da dire fallo pure, ricorda solo le due uniche regole che vigono qua: rispetto per tutti offese per nessuno. Ciao!

Questo blog non consente commenti anonimi.

" La musica é il vincolo che unisce la vita dello spirito alla vita dei sensi, ed é l'unico immateriale accesso al mondo superiore della conoscenza. Nella musica l'uomo vive, pensa e crea".

Ludwig Van Beethoven