venerdì 11 febbraio 2011

LOURDES, 11 FEBBRAIO


Il giovedi 11 febbraio 1858, Bernadette Soubirous udì un rumore e un colpo di vento, le apparve una luce.
Vide una giovane donna vestita di bianco, con una cintura azzurra e una rosa gialla su ogni piede, una corona del rosario sul suo braccio. Successivamente a quella data, la Madonna le apparirà 18 volte.
Già al tempo delle Apparizioni, si contarono fino a 10.000 persone presenti.
Oggi, la Grotta è uno dei luoghi più frequentati al mondo, con circa 6 milioni di pellegrini ed ospiti ogni anno.

La roccia nella quale la Grotta è scavata si chiama Massabielle, il cui significato è " vecchia roccia".
In questo massiccio di 27 metri di altezza, la Grotta misura 3,80 metri d'altezza, 9,50 metri di profondità e 9,85 metri di larghezza. Si compone di 3 aperture disuguali: la più grande è diventata il luogo di celebrazione della messa. Sopra, un po' a destra, c'è un ogivale di 2 metri d'altezza. È il posto dove la Vergine Maria apparve alla piccola Soubirous tra l'11 febbraio ed il 16 luglio 1858. La statua, di 1,88 metri d'altezza, rappresenta l’Apparizione nell'atteggiamento che prese quando pronunciò le famose parole: " Io sono l'Immacolata Concezione".
Venne installata il 4 aprile 1864. dono di 2 persone di Lione, fu realizzata da Joseph Fabisch, professore della Scuola delle Belle Arti di Lione.
A terra, a sinistra di fronte alla Grotta, la posizione esatta dove si trovava la ragazza è ricordato da una lapide: "qui pregava Bernadette l'11 febbraio 1858".
In fondo alla Grotta, a sinistra dell’altare, si può vedere scaturire la fonte che Bernadette scoprì su indicazione della Madonna, il 25 febbraio 1858.
Quest'acqua è oggi incanalata verso le fontane, le piscine ed il cammino dell'acqua.
Dinanzi all’altare, una targa ricorda la visita di papa Giovanni Paolo II, il 15 agosto 1983.

Cari lettori, io alla grotta di Massabielle ci sono stato tanti anni fa, accompagnando gli ammalati: avevo 15 anni, e inconsciamente forse cercavo nell'amore della Mamma celeste quello di cui ero stato privato quattro anni prima, con la prematura scomparsa di mia madre a soli 39 anni, colpita da un male incurabile.
Oggi mi sento di ringraziarla, avverto che mi è stata vicina e mi ha dato modo di vivere una vita con dei principi e dei valori che non cambierei assolutamente.
Prima di "passare" la parola alla musica, quel capolavoro di preghiera che è l'Ave Maria di Bach/Gounod, riporto la testimonianza di un grande scienziato, il medico francese Alexis Carrel.
Premio Nobel nel 1912 grazie alla scoperta di un particolare punto di sutura che poi permise la pratica della trasfusione di sangue, pratica che ha salvato e che salva tante vite umane.
Il dottor Carrell era agnostico, ma fu convertito grazie ad un viaggio a Lourdes dove poté constatare ciò che egli riteneva inconstatabile.
Ecco ciò che scrisse:

"Vergine dolce che soccorri gli infelici, proteggimi. Io credo in Te. (…)
Il Tuo nome è più dolce del sole del mattino. Prendi Tu il peccatore inquieto dal cuore in tempesta che si consuma nella ricerca delle chimere. Sotto i consigli profondi e duri del mio orgoglio intellettuale giace, ancora soffocato, il più affascinante di tutti i sogni, quello di credere in Te, di amarti come i frati dall'anima candida."

18 commenti:

  1. Stupendo post, sirio.
    Io ho una particolare venerazione per la Mamma Celeste...

    RispondiElimina
  2. Anche se sono molto laico a livello di idee ;personalmente sono cattolico e ho una grande venerazione per la mamma di tutti noi.Salutoni a presto

    RispondiElimina
  3. Grazie stellina, a chi lo dici...prove ne ho avute, e non poche, come sai anche tu.
    Secondo me non c'è nulla che raggiunga Dio che prima non passi dalla sua Mamma...e non potrebbe essere diversamente!
    Un bacione.

    RispondiElimina
  4. Ciao Cavaliere, la laicità non è assolutamente in contrasto con la Fede...parere personale, s'intende!
    Un caro saluto.

    RispondiElimina
  5. Grazie Sirio di questo bellissimo post. Credo che non è necessario un grande commento...
    IO ci sono stato e credo che non si possa immaginare l'emozione che ci invade ingenocchiati davanti alla grotta.
    Buona giornata caro amico.
    Tomaso

    RispondiElimina
  6. Sirio, che emozione! è a Luordes che la Mamma mi ha aspettato per prendermi per mano e incominciare un percorso che avevo momentaneamente lasciato! ora proseguo con Lei la mia vita! Lourdes è un angolo di cielo, dove si tocca, si sente, si vede la fede... sono stata anche a Medjugorie e l'emozione è stata ancora più intensa. si avverte la presenza della Madonna. la felicità è sempre stata doppia perchè condivido tutto con mio marito! grazie anche per il brano che mi ha accompagnato nello scrivere! un abbraccio in comunione di spirito!!!

    RispondiElimina
  7. Caro Tomaso hai perfettamente ragione.
    Descrivere ciò che si prova in un luogo del genere è molto difficile, direi impossibile e tu me ne dai la conferma.
    Ciao amico sincero, buona serata!

    RispondiElimina
  8. Che splendido commento cara Raggio, te ne sono grato!
    Anche per me Lei ha tracciato dei binari che continuo a seguire, perchè so che questa e solo questa è la strada giusta.
    A Medjugorie non ci sono stato, chissà, in futuro...
    Ricambio con tutto il cuore, ciao e buona fine settimana!

    RispondiElimina
  9. grazie per questo racconto....penso che possa far riflettere molto...felice buon fine settimana

    RispondiElimina
  10. Dici delle cose molto belle,Sirio.Possiamo credere o non credere ma ci sono dei luoghi dove la spiritualità è tangibile,ci avvolge e trasforma.Tenero e dolce il ricordo della tua mamma.Le mamme ci seguono sempre,quando ci sono materialmente vicine e forse ancora di più quando le cerchiamo con gli occhi dell'amore e del ricordo.

    RispondiElimina
  11. Ciao Sirio, non sono mai stata a Lourds, credo che sia un'esperienza estremamente emozionante che ti tocca nel profondo, mi piacerebbe che una goccia dell'atmosfera che si respira li, si potesse diffondere nel mondo!
    Buona domenica!

    RispondiElimina
  12. Lo, è stata un'esperienza che a distanza di molti anni è ancora presente...e mi fa riflettere, infatti!
    Ciao, buona fine settimana a te.

    RispondiElimina
  13. Parole sagge le tue Chicchina.
    Credere o no dipende solo da noi, e dall'educazione ricevuta.
    Evidentemente mia mamma,pur nella sua breve vita, aveva potuto darmi delle basi importanti, indelebili...
    Buona domenica!

    RispondiElimina
  14. E' vero Sciarada, Lourdes è una piccola cittadina, una delle tante gocce che formano un mare...quel mare di umanità consapevole di cui si ha bisogno.
    Buona domenica!

    RispondiElimina
  15. Ciao Sirio, mi spiace io non sono credente. Non sono mai stata a Lourdes, ma rispetto chi va a Lourdes per rafforzare la sua fede. Trovo indegno che se ne sia fatto anche un luogo commerciale con organizzazioni e vendite di ogni genere che puntano proprio sul desiderio di chi vuole esserci per pregare.

    RispondiElimina
  16. Sono stata a Lourdes nel '78, con Saverio( eravamo in viaggio di nozze): e ne porto nel cuore un ricordo dolcissimo. E' un luogo non comune, e quella pace, quella sorta di atmosfera ovatta, ne fanno qualcosa di unico.
    Ciao ciao

    RispondiElimina
  17. Ambra,si può vivere correttamente e onestamente anche senza credere: la Fede indubbiamente aiuta, almeno per me.
    Per il resto hai ragione, quanti sono i luoghi di culto in cui il commercio ha vita facile? Tanti, troppi...approfittando della stato d'animo di chi ci va per ben altri motivi.
    Buona serata, a presto!

    RispondiElimina
  18. Che bella testimonianza cara Paola!
    Scegliere un luogo del genere per il viaggio di nozze dice molte cose...e sono sensazioni indelebili!

    Ciao, buona serata.

    RispondiElimina

Se hai qualcosa da dire fallo pure, ricorda solo le due uniche regole che vigono qua: rispetto per tutti offese per nessuno. Ciao!

Questo blog non consente commenti anonimi.

" La musica é il vincolo che unisce la vita dello spirito alla vita dei sensi, ed é l'unico immateriale accesso al mondo superiore della conoscenza. Nella musica l'uomo vive, pensa e crea".

Ludwig Van Beethoven