giovedì 19 febbraio 2009
IN SETTE NELLA CINQUECENTO
Ritornando a casa questa sera,ho visto parcheggiata una FIAT 500 che a giudicare dalla targa ha quasi trent'anni...una vettura "d'epoca" che mi ha fatto ritornare alla mente questo episodio che desidero condividere con voi,amici!
Anno 1967…tanto tempo fa! Lavoravo già da diversi anni e come tutti (o quasi) i giovani di allora i primi soldini che si portavano a casa in parte servivano per la famiglia,in parte(piccola…) si mettevano da parte per poter comperare “la macchina” che allora era indiscutibilmente quella!
Bene,dopo alcuni anni fui in grado di comperarla,un bel blu scuro e come optional aveva il tettuccio apribile, il massimo!!
Fu con questa macchina che (naturalmente con la famiglia) andai in vacanza in valle d’Aosta, a Prè St.Didier,località da cui c’è una vista mozzafiato del monte Bianco.
Tempo d’estate,già allora nelle località alla moda come Courmayeur venivano organizzate manifestazioni all’aperto che richiamavano i turisti e i villeggianti.
Andiamo o non andiamo? In vacanza si fa in fretta a fare amicizie,il fatto era che di tutti quanti io ero l’unico ad avere una macchina a disposizione!
Quanti siamo? Ci contammo: sette!! E come la raggiungiamo Courmayeur? Risposta in coro: Ma in macchina naturalmente,sono solo cinque km!
Spingi,sposta,apri il tettuccio che ci sediamo pure qua…!!
Cari amici, approdammo trionfanti nel piazzale dove si poteva parcheggiare (un campo sterrato) davanti a due vigili urbani esterrefatti che ebbero solo la forza di chiederci: Ma da dove venite?…
Scampoli di vita vissuta che si ricordano con piacere anche se con un po’ di nostalgia,allora il traffico automobilistico non era certo quello di oggi e poi soprattutto c’era la spensieratezza giovanile…!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
" La musica é il vincolo che unisce la vita dello spirito alla vita dei sensi, ed é l'unico immateriale accesso al mondo superiore della conoscenza. Nella musica l'uomo vive, pensa e crea".
Ludwig Van Beethoven
Ludwig Van Beethoven
mi hai fatto ricordare l'anno 1983.
RispondiEliminaMilitare a Viterbo. In libera uscita siamo venuti a Roma in 6 dentro la mia 126...Da pazzi!!!!
Bei ricordi e sicuramente bei tempi ;)
RispondiEliminaI ricordi legati ai tempi della giovinezza hanno un fascino irripetibile!
RispondiEliminaGrazie di averne condiviso uno.
Un caro saluto.
annarita:)
bellissimo ricordo ... grazie di averlo condiviso con noi ... ma sai che una 500 come la tua ce l'aveva ancora nel '90 la mia migliore amica e giravamo con quella: tettuccio apribile, mangianastri a palla ... e via ... che meraviglia! un abbraccio
RispondiEliminaPino,altra età e soprattutto altri tempi...io la macchina non me la sono portata a naja solo perchè ero troppo lontano dal Piemonte, eroin Abruzzo...se no,chissà!!
RispondiEliminaCiao.
Sì Romano,sono quegli episodi che non si domenticano.Adesso mi dico: ma ero proprio io a fare queste cose?
RispondiEliminaQuesta che ho raccontato non è l'unica,non ero proprio un ragazzo "tranquillino"...
Buona giornata!
Ciao Annarita,tempo fa,conoscendomi,non avrei mai pensato di condividere avvenimenti della mia vita pubblicamente.
RispondiEliminaCi voleva il blog,ci voleva anche e soprattutto un cambiamento radicale della mia vita...determinante!
Un caro saluto anche a te,buona giornata.
Red,sono vetture indistruttibili se tenute con un pò di riguardo.
RispondiEliminaQuelle di oggi non hanno più la stessa consistenza,starnutisci un pò più forte e si ammaccano...!!
Quante volte con quella macchinina ho fatto il giro Venaria-Druento-Caselette-colle del Lys-Fubine di Viù ecc.ecc...posti che anche tu conosci benissimo,credo!
Ciao,a presto.
complimenti per il blog, mi piace quello che scrivi, mi piacerebbe avere un tuo commento al mio, racconta una storia un po particolare che sto sviluppando un po alla volta anche con l'aiuto dei lettori
RispondiEliminaun saluto P.
Fantastica avventura, caro Sirio! Mi hai fatto morir dal rivedre anche perché da piccolo ho vissuto un'esperienza simile: in sei sulla 500 rossa di mia Zia per fare poche centinaia di metri e andare a prendere mio cugino alla fermata dell'autobus. Poche centinaia di metri, peccato che erano tutti in ripida salita! E al ritorno eravamo in sette con mio cugino! :-)
RispondiEliminaPandora sei la benvenuta.Grazie per l'invito,passerò da te con calma appena mi sarà possibile.
RispondiEliminaCiao!
Tarkan,sono quel genere di cose che restano dentro...beata incoscienza o quasi!
RispondiEliminaCiao,un caro saluto.
Anch'io avevo ereditato la cinquina dai miei fratelli, quante grattate per imparare a fare la 'doppietta'.Ricordo un viaggio fatto con l'acceleratore rotto quindi legato con un fil di ferro e 'gestito' a mano dal deflettore! ;-D
RispondiEliminaErano altri tempi, c'era più umilta e c'era l'arte dell'arrangiarsi e accontentarsi con poco!
Anche la mia prima auto è stata una 500 blu, purtroppo non ho di questi bei ricordi da condividere con voi....!!!
RispondiEliminaCiao sirio e buona serata, roberta.
Chit,certamente la conquista di una macchina era decisamente più sofferta e quindi maggiormente apprezzata.
RispondiEliminaQuanto ad accontentarsi,assolutamente vero...!
Ciao.
Ciao Roberta,penso che sia stata la prima macchina di molti,con tutto l'entusiasmo tipico della gioventù!
RispondiEliminaTra quelli della mia generazione tanti,me compreso,furono lavoratori precoci e quindi c'erano pure un pò di soldi disponibili...!
Un caro saluto.
eheheh che ridere e che bel ricordo....stupendo! un abbraccio
RispondiEliminaCiao Lo,mi rendo conto che le mie bravate di allora (ma quanto ci si divertiva con poco) erano la disperazione dei miei...questa che ho raccontato è solo una!
RispondiEliminaTi saluto caramente.
Monello!
RispondiEliminaCiao
RispondiEliminaNon ci sono più i vigili di una volta!!!!!!
Anch'io ho avuto una cinquecento mitica per noi rappresentava extra lusso Bei ricordi
Ciao grazie del remake
Buona domenica Sisifo