lunedì 19 gennaio 2009
SANT'ANTONIO ABATE
Protettore degli animali della stalla, da maiali, buoi e cavalli alle galline e i conigli, Sant'Antonio Abate evita loro disgrazie ed epidemie. Per questo nel giorno della sua ricorrenza (il 17 gennaio) e nella domenica piu' vicina a questa data, la tradizione vuole che in molti paesi si benedicano le stalle e si portino a benedire gli animali domestici sui sagrati delle chiese.
Anche quest'anno allevatori e agricoltori di Venaria si sono organizzati ed hanno portato vitelli,cavalli e asini davanti all'ultima chiesa nata sul territorio,dedicata a santa Gianna Beretta Molla, una santa moderna,medico e mamma di tre figli.
Perchè questa scelta ? ha un motivo preciso.
Distante circa 500 metri da questo luogo di culto sorge una "cascina" con un allevamento bovino modello,mi risulta che sia l'unica attualmente in funzione.
E' gestita da una famiglia che da generazioni fa questo mestiere.
Uno dei figli, è il sacerdote che ha officiato la santa Messa. Poi,autodefinendosi "contadino tra i contadini", è uscito a impartire la benedizione agli animali e ai mezzi agricoli che si erano radunati.
A questa festa ho partecipato pure io con la mia banda musicale, è normalmente la prima uscita ufficiale dell'anno che facciamo.
Abbiamo suonato prima in chiesa e successivamente fuori,nonostante il freddo pungente.
Ho notato con piacere che accanto agli animali e ai mezzi agricoli c'erano molti giovani,orgogliosi di portare avanti tradizioni che sembrava dovessero piano piano scomparire!
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" La musica é il vincolo che unisce la vita dello spirito alla vita dei sensi, ed é l'unico immateriale accesso al mondo superiore della conoscenza. Nella musica l'uomo vive, pensa e crea".
Ludwig Van Beethoven
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bello Sirio, cosa c'è di più vero? di più autentico??
RispondiEliminagrazie e ciao A
Vero anche qui ad ischia c'è questa tradizione, oi la sera ogni rione organizza il suo falò.
RispondiEliminaTi auguro un buon inizio settimana.
Del falò mi ricordo anch'io da bambina...
RispondiEliminaEsulto... esiste una santa Gianna? Che bella notizia! Io festeggio l'onomastico il 24 giugno.
Un mestiere che andrebbe riscoperto ...
RispondiEliminaBuona giornata ^__^
bello..... mi sto avvicinando e quindio riscoprendo le vecchie tradizione...... certo che suonare al freddo non è il massimo pero' è sempre bello
RispondiEliminaCiao Sirio,
RispondiEliminaanche a Pianezza, presso il Santuario di San Pancrazio, c'è stata la stessa cerimonia, con benedizione di animali e macchine... senza banda però!
A presto
Red
anche a Varese c'è la tradizione del falò di sant'antonio e la benedizione degli animali, però è talmente caotico e pieno di gente che salto sempre! :)
RispondiEliminaAliza,grazie a te!
RispondiEliminaSono i mestieri di un tempo,mi sembra che stiano riprendendo quota anche perchè sono un pò meno faticosi,grazie alle attrezzature di oggi.Chi investe in un trattore per esempio,ha una capitale...però so che questi acquisti vengono anche finanziati.
Ciao Nella,penso che sia uno spettacolo fantastico...!
RispondiEliminaCiao,buona serata.
Ciao Stella,fino a poche anni fa neanche io sapevo di questa santa dei giorni nostri!
RispondiEliminaI falò per sant'Antonio non sapevo che si facessero,mi hai fatto conoscere una cosa nuova,grazie.
Xpx,da quanto ho visto in questi ultimi anni sembra che sia un mestiere che si sta rinnovando,c'è di nuovo interesse.
RispondiEliminaForse in questo settore siamo sulla buona strada.
Ciao,a presto!
Ciao Bruno,avevo dei parenti di mia mamma che erano agricoltori e avevano la stalla. Ho dei ricordi bellissimi,peccato che quell'attività la interruppero per due motivi: il primo era l'età avanzata,il secondo che ebbero due figlie femmine che di proseguire non ne vollero sapere...!
RispondiEliminaIn quanto a suonare...sirio c'è sempre,anche se alla fine avevamo gli strumenti belli caldi e i piedi belli congelati!!
Red, posso immaginare! Al santuario di San Pancrazio ci vado abbastanza,anni fa ho pure suonato al matrimonio di un ex collega,figurati!
RispondiEliminaCiao,buona serata e a presto.
Ciao Lo,sto sentendo che la tradizione del falò è assai diffusa e mi fa piacere!
RispondiEliminaIn queste situazioni la partecipazione è quasi d'obbligo,diventa praticamente una festa popolare che coinvolge tanta gente.
Per fortuna in chiesa avevano riservato il posto alla banda...!
Ciao, a presto.
Quante cose tradizioni ricorrenze e tante altro, soche arrivo molte volte in ritardo, in coda ce sempre del posto.
RispondiEliminaUn caro saluto Sirio,
Tomaso
Anche a Isolabona ieri pomeriggio c'è stata la benedizione degli animali, una bella tradizione ma fatta in "sordina" niente banda e niente falò, una semplice messa....
RispondiEliminaCiao sirio, buona serata.
wow questa cosa nonla sapevo^^... buona serata un bacino
RispondiEliminaCaro Sirio, qui in Romagna i contadini e gli allevatori di bestiame fanno benedire le stalle. Mio suocero, che era un allevatore, aveva fissato l'immaginetta del Santo sulla porta della stalla.
RispondiEliminaMio marito, che non ha seguito le orme del padre, custodisce però gelosamente l'immagine di Sant'Antonio Abate.
Grazie per aver ricordato questa bella tradizione.
Un abbraccio
annarita:)
Magari cominciassero a scoprire un po' i piaceri della terra oltre quelli dello sballo...
RispondiEliminaCiao Sirio, scusa se non sono tornata prima da te!
RispondiEliminaVoglio ringraziarti per quello che mi hai scritto, per la tua comprensione.
Ti saluto affettuosamente, a presto.
Questa musica di Liszt è stupenda!
effettivamente è una bella festa, i legami con la tardizione non si devono rompere
RispondiEliminaSirio,
RispondiEliminauna buona serata... Kikka