
Il Maestro Angelo Surbone (Treville, 8.12.1892 -Torino, 10.5.1969) con la sua arte squisita, la sua profonda cultura musicale e le eminenti doti di insegnante, seppe conquistare una posizione di riguardo nel mondo musicale torinese e piemontese.
Così come per i poeti, a ragion veduta è lecito affermare che «musicisti si nasce», e il Maestro Surbone la musica l'aveva nel sangue, mentre la preferenza per l'organo gli fu certamente dettata dalla profonda religiosità che sempre lo guidò.
A 15 anni iniziò i regolari studi presso il Liceo Musicale di Torino dove, a 21, conseguì il diploma meritandosi il 1° premio: e si pensi che la Commissione esaminatrice era presieduta da Marco Enrico Bossi, uno dei massimi organisti italiani di tutti i tempi.
Compose brani per lo più di carattere religioso, non numerosi ma di austera ispirazione e rigorosa fattura, ed è doveroso ricordare la Cantata «La Risurrezione di Lazzaro», la Messa a 3 voci virili in onore del patrono di Treville S. Ambrogio, la Messa a 2 voci da Rèquiem, «Tema con variazioni» per orchestra, «Dodici Mottetti Eucaristici», premiati al Concorso indetto dall'Editore Carrara e diverse composizioni organistiche destinate alle funzioni liturgiche.
Cari lettori, ho avuto l'onore e il piacere di essere stato suo allievo dal 1964 al 1967, quando la mia passione per la musica e per l'organo in particolare uscirono prepotentemente allo scoperto.
Di quest'uomo, già anziano quando lo conobbi, ricordo la dolcezza e la pacatezza. Mi diceva: cerca di entrare nello spirito del compositore,che è la cosa essenziale ; la tecnica viene dopo, è solo questione di esercizi e di volontà...
Ancora oggi faccio tesoro dei suoi suggerimenti, e mi sono sempre trovato bene!
Le tue parole caro Sirio, fanno capire quanto tu sia ora un vero musicista, lelogio che hai fatto al tuo maestro fa capire che ha saputo estrare da te la stoffa di un vero musicista, è vero ogni artista di qulsiasi genere deve e dovrà maturarsi con gli anni me è anche vero che uno nasce già con un talento, bisogna solo saperlo scoprire! ecco il tuo maestro la ha scoperto.
RispondiEliminaUn abbraccio forte, Tomaso
Hai dedicato un bellissimo omaggio al tuo maestro che, sicuramente, ha saputo trasferire in te il suo amore per la musica che traspare con decisione nelle tue parole.
RispondiEliminaCri
In un altra dimensione temporale il Maestro Surbone sta scrivendo un post sul suo blog: " Cari lettori ho avuto l'onore e il piacere di averlo avuto come allievo! L'avergli trasferito la passione per la musica è per me un vanto! Ma la cosa che mi più riempie di orgoglio, è l'aver contribuito a formare sul lato umano una persona davvero speciale!!
RispondiEliminaChe belle parole ti diceva...la passione a volte c'è ma sta agli insegnati a farla uscire, e questo non è semplice, come per tutte le materie, bisogna saper ascoltare.
RispondiEliminaUn grande uomo che ti ha saputo ascoltare!!!
Ciao sirio, roberta.
Hai ragione caro Tomaso, si nasce già predisposti ad un'arte.
RispondiEliminaLa fortuna sta nel trovare appunto la persona giusta che sappia "tirartela fuori", ed è quella che ho avuto io.
Buona giornata!
E' giusto ciò che affermi,Cristina.
RispondiEliminaL'amore per la musica come per qualsiasi attività, artistica e non,aiuta a crescere e stimola a fare bene!
Un caro saluto.
Mamma mia Pino, mi stai facendo emozionare!
RispondiEliminaMi ritorna in mente lo slogan del tuo blog, "vivere una passione"...
ecco, con la musica io faccio esattamente questo, cercando sempre di esprimere il massimo.
Buona giornata!
Roberta, sono d'accordissimo.Per essere educatori, a qualunque livello, occorre prima essere degli attenti ascoltatori. In questo il mio Maestro era proprio così, prima ascoltava ciò che avevo studiato durante la settimana, poi parlava...
RispondiEliminaBuona girnata!
Una bella figura! Anch'io ricordo la mia insegnante di pianoforte, con piacere e tnerezza. Gli anni sono passati, ma certe persone rimangono nel cuore.
RispondiEliminaBuona giornata Sirio, a presto.
Ma dai Paola...quindi sai suonare!!!
RispondiEliminaSei proprio un'artista, e non solo in un campo.
Non posso che darti ragione,le persone che danno o hanno dato un'impronta alla nostra vita rimangono sempre nel cuore.
Buon pomeriggio cara amica, un bacione!
Bellissimo e toccante post Sirio...
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