
Il fatto è successo a Torino.
Incredibile ma vero.
I medici ti sottopongono a una serie di esami perché sospettano che tu abbia il cancro alla prostata. La biopsia conferma la diagnosi maligna. E che cosa ti succede il giorno dopo aver ritirato il referto? Che nella buca delle lettere di ritrovi la pubblicità di un’agenzia funebre.
È accaduto ad un cinquantenne che abita in piazza Bengasi. In un primo momento ha pensato si trattasse di un’informazione pubblicitaria destinata a tutti i condomini. E invece no. Il pieghevole, illustrato a colori, in un’elegante busta bianca era stato inserito - senza francobollo - soltanto nella sua buca delle lettere. «Le conviene organizzare per tempo il suo funerale» era l’invito a dir poco macabro. Con tanto di indicazioni di prezzi e proposte per «una scelta elegante nel giorno dell’ultimo addio».
Un «Caro estinto» che anticipa i tempi. Fino ad alcuni anni fa le pagine dei giornali erano piene dei reati commessi da dipendenti di ospedali che ricevevano tangenti dalle agenzie funebri ogni volta che segnalavano il nome di un morto. In questa storia, invece, si accelerano i tempi: qualcuno ha “venduto” una persona ancora in vita. Oggi il cinquantenne sta combattendo contro la morte, con sedute di radio e chemioterapia nello stesso ospedale - uno dei più grandi e famosi della città - da dove è partita la «spiata».
Convinto di questa fuga di notizie l’uomo, dopo aver ricevuto la grottesca sorpresa, ha chiesto aiuto all’Adoc (Associazione difesa orientamento consumatori). «Era letteralmente sconvolto - racconta il vicepresidente regionale, Bartolomeo Grippo -. Non appena si è reso conto che la pubblicità era destinata solamente a lui l’ha fatta a pezzi. Poi però ha riattaccato con lo scotch le varie parti e me l’ha portata a vedere». A far infuriare il malato è stata innanzitutto l’ineleganza del gesto, molto probabilmente legato a una fuga di notizie dall’ospedale .
«Mi ha detto chiaramente - prosegue Grippo - come già gli sembrasse terribile che alcune persone, appostate appositamente nelle camere mortuarie, “vendano” i nomi dei defunti ad amici che lavorano nelle Pompe funebri. Ma arrivare a vendere i vivi! Questa, sinceramente non l’avevamo mai sentita neppure noi».L’Adoc sta pertanto valutando di procedere con un esposto in Procura. «Il caso del paziente ammalato di cancro è il più eclatante - conferma il vicepresidente regionale dell’associazione - ma negli ultimi tre mesi abbiamo ricevuto più di venti indicazioni su episodi analoghi. Persone che hanno perso un parente e sono stati avvicinati da qualcuno che voleva informarsi su nome e indirizzo del defunto. E anche lì, strana coincidenza, il giorno dopo ricevevano a casa il volantino pubblicitario di un’agenzia che si occupa delle esequie».
Ma stavolta s’è andato decisamente molto oltre. «Quell’uomo - conclude Bartolomeo Grippo - è già provato perché deve lottare contro il cancro. Essere invitato ad organizzarsi il funerale, all’indomani della conferma di essere malato, è una proposta di un’indecenza assoluta. Un episodio inverosimile ai limiti della crudeltà».
(di Grazia Longo) - La Stampa
Di fronte alla possibilità di un probabile guadagno futuro, la più elementare forma di etica va letteralmente a quel paese...!!
È semplicemente sconcertante!!!
RispondiEliminaBuona giornata caro Sirio.
Tomaso
Oggi come oggi, io non mi faccio più meraviglia di nulla. Purtroppo viviamo in un mondo in cui quello che conta, sono solo i soldi. Non importa se calpesti le emozioni, la sensibilità altrui, spesso i problemi degli altri, sono fonte di guadagno per i più scaltri. Un brutto mondo il nostro !
RispondiEliminaCri
Caro Tomaso, sono rimasto interdetto pure io.
RispondiEliminaArginare la speculazione dilagante, a qualunque livello, sarebbe anzitutto indice di civiltà e di progresso, ma non dal punto di vista economico!
Ti auguro buona serata caro amico, il prossimo post avrà un tono del tutto diverso!
Ciao Cristina, neppure io mi stupisco su determinati fatti, ma arrivare a questi liveli di bassezza non l'avrei mai supposto.
RispondiEliminaEro a conoscenza delle "manovre" che avvengono negli ospedali, specialmente quelli grandi come il caso che ho citato, dove le persone diventano "merce", oggetto di scambio (di favori, naturalmente)
Che brutto mondo.Potendo,luoghi da evitare accuratamente...!
Non ho parole, questo fatto mi fa riflettere su quanto la nostra vita per altri, è solo un mercato abbietto, proprio come dice bene il titolo del post;((
RispondiEliminaCiao Sirio, Roberta
E' sconvolgente!
RispondiEliminanon ci sono parole difronte a tanta immoralità.
Ciao Sirio, cari saluti.
E' terribile, per la legge del mercato siamo solo dei numeri, non c'è valore per la vita. Sapevo anche io che negli ospedali "vendono" le persone appena morte, o dei recenti scandali delle cliniche, ma questa poi...spero che quel signore trovi ancora più forza per la sua battaglia.
RispondiEliminaEvelin
Quando è avido l'essere umano.Veramente un fatto sconcertante senza il rispetto del prossimo.Ti auguro una buona serata,saluti a presto
RispondiEliminaIl voler fare soldi a tutti i costi porta anche a questo!
RispondiEliminaAnche la morte è un "bussinnes"!
Veramente triste.
Roberta, tu, io e altri su queste cose riflettiamo e condanniamo queste degenerazioni, altri purtroppo no...per i quali esiste solo il dio denaro!
RispondiEliminaPaola, hai utilizzato un termine che più preciso non poteva essere : Immoralità, perchè di questo si tratta.
RispondiEliminaGrazie, buona serata!
Evelin ascoltavo proprio adesso che dietro il "caro estinto" ci sono interessi controllati dalla mafia...e non solo nella tua bella Sicilia!
RispondiEliminaUn caro saluto.
Cavaliere, concordo: il rispetto è proprio una delle carenze più macroscopiche, che va pari passo con l'indifferenza dilagante...
RispondiEliminaQuesto purtroppo, è il mondo in cui viviamo.
A presto!
Certamente, Sergio.
RispondiEliminaDove non c'è rispetto per la vita, non c'è neanche per la morte.
Da alcuni veniamo considerati solo come numeri, possibili fontio di guadagno.
Mi viene da dire solo : terribile!
RispondiEliminacerto che l'animo umano sa essere privo di sentimenti, anzi molto cinico nel lucrare sulla malattia altrui. spero sia un caso isolato, altrimenti... buon pomeriggio!
RispondiEliminaStellina, un comportamento simile è barbarico, senza voler offendere il periodo storico.
RispondiEliminaNeanche i nostri antenati avrebbero avuto così nessun rispetto per un loro simile.
Un bacione!
Veramente Raggio, anch'io mi auguro che sia un caso isolato, spero unico!
RispondiEliminaBuona serata.