lunedì 24 gennaio 2011

ADOLESCENZA ? CHE ETA' ...

Venaria, per alcuni aspetti è rimasta la cittadina dove sono nato, e in cui ho vissuto per tanti anni.
Non mi riferisco tanto all' evoluzione urbanistica che ne ha modificato specialmente la periferia, ampliandola fino a farne quasi un tutt'uno con Torino, quanto alle persone.
La mia attività musicale mi riporta in città ogni domenica, ed è abbastanza normale che mi succeda di incontrare ex compagni di scuola, coscritti, "ragazzi" del '48 che, per esempio, frequentavano l'oratorio come il sottoscritto.
Ci si scambia ideee sul centro Storico pedonalizzato, sulla Reggia, sul nuovo Sindaco...e capita anche di ricordare eventi, fatti e...malefatte dell'adolescenza.
Ho fatto questo prologo per ripresentare un post che descrive abbastanza bene il ribelle che ero, ragazzo incurante delle gravi conseguenze a cui avrei potuto andare incontro.

ECCOLO .


Piamprato Soana, immagine reperita dalla rete

Quando un adolescente,apparentemente tranquillo,non si trova bene nella colonia in cui si trova in vacanza,cosa fa?
Ma se ne va naturalmente, magari cercando pure un compagno di viaggio che, scontento come lui, abbia lo stesso desiderio nascosto.

Le colonie, negli anni sessanta, non erano proprio il massimo della recettività ma allora per un figlio di operaio ancora grazia che ci fosse questa possibilità, onde evitare il vagabondare “a ruota libera” , una volta terminata la scuola.

Bene, ritorniamo al ragazzo in questione: dopo due settimane di resistenza ,con giornate scandite da orari ben precisi per alzarsi; per lavarsi; per fare colazione ecc.ecc. e soprattutto dopo una
settimana di dieta ferrea nel senso che con il cibo che veniva propinato facevano festa…tutte le bestiole del vicinato, la drastica decisione: basta, gli facciamo vedere noi adesso come ce ne andiamo!!

Il pomeriggio successivo, appena gli animatori dettero il “via libera” per andare nel campo dove si svolgevano le attività comuni i nostri due esploratori in erba, stufi della colonia, si misero in cammino verso casa.

Eh sì…verso casa d’accordo, ma quanto tempo ci sarebbe voluto? Devo a questo punto fare una piccola mappa del percorso intrapreso, se no non rende l’idea:

Piamprato è una ridente e bellissima località a 1550 metri sul livello del mare, situata al fondo di una conca dove termina la valle Soana, una delle tante bellissime vallate alpine piemontesi.

I nostri due eroi (diciamo così) non sapevano però che la distanza da coprire per raggiungere Torino era di… 70 km.!!! Lo ripeto,
SETTANTA KILOMETRI!

Cammina cammina, era bello! Allenati dalle gite in alta quota, questa era una passeggiata!

Lo fu per diverse ore, poi le gambe incominciarono a intorpidirsi , il sole a tramontare…nel frattempo in colonia si erano accorti che due ragazzi mancavano all’appello, per cui furono immediatamente allertate le famiglie e le forze dell’ordine, nonché il direttore della scuola
responsabile del campo estivo.

Cammina, cammina….la notte si avvicinava e la stanchezza aumentava, per cui i nostri protagonisti pensarono bene di fermarsi e di prendere un bus che li portasse a destinazione.

Il bus per fortuna c’era in una cittadina che si chiama Rivarolo e che dista da Torino…34 km, quindi i nostri atleti avevano fatto quasi un maratona!!

Cari amici, avrete certamente capito che l’eroe di questa bravata sono io.
Ancora adesso, a distanza di tanti anni , ho in mente il viso affranto e sconvolto di mio padre che quando mi vide arrivare ebbe solo la forza di dire:
“Meno male che è finito tutto bene… “ !!!

14 commenti:

  1. Bello questo racconto caro Sirio,
    in un attimo ti ha portato nella tua adolescenza, sono ricordi che si intrecciano guardando il presente dove molto è cambiato,
    buona serata caro amico,
    Tomaso

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  2. eri una birba allora!! beh dai ti è rimasto un bel ricordo...una vera avventura. Ciao

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  3. Pover'uomo tuo padre: nonostante l'angoscia provata ha trovato la forza per accoglierti nella maniera più giusta. Le birbonate, quando finiscono bene,in fondo, restano solo birbonate da poter poi raccontare col sorriso sulle labbra e nel cuore. Un abbraccio.. sei del tutto guarito?

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  4. bello che dopo anni il ricordo più vivo che hai è quello di tuo padre che sollevato nel vederti ancora tutto d'un pezzo ti accoglie bene .. fosse stato mio padre m'avrebbe cacciato ... ah si dimenticavo: il mio lo ha fatto! beato a te Sirio, beato a te^^ Buona serata ciao :)

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  5. L'adolescenza è l'età bellissima dell'incoscienza, tutto può succedere, tutto si può fare. Le difficoltà non esistono e nemmeno le possibili reazioni degli altri. Bello il tuo racconto.

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  6. Bellissimo il ricordo ^__^

    Mio figlio ci è in pieno e spesso mi ritrovo ansiosa pensando a cosa facevo io e cosa può fare lui.....

    Che Dio me la mandi buona ^__^

    Un abbraccio

    Robi

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  7. Caro Tomaso, fu un'esperienza che lasciò il segno.
    A quell'età non ci si rende conto dei pericoli latenti, tutto viene preso quasi come un gioco, oppure una sfida a se stessi, trascurando bellamente tutto il resto, affetti in primo luogo.
    ciao, buon pomeriggio!

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  8. Aliza, questo è uno, forse il più eclatante.
    Per alcuni aspetti, il desiderio di scoprire e di mettermi alla prova mi è rimasto, anche se da quel periodo sono passati 50 anni...
    Ciao, a presto.

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  9. Veramente Paola, se non gli venne un colpo quella volta credo sia perchè mia mamma da lassù pose il suo sguardo benevolo su di lui...e anche su di me!

    Grazie, è passato tutto a parte un piccolo residuo di raffreddore, cosa da niente.
    Ciao, a presto!

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  10. Eh sì Chaillrun, di mio padre ho un bellissimo ricordo.
    Purtroppo gli effetti devastanti della guerra, e non solo, non gli hanno permesso di vivere a lungo...
    Mi dispiace per te, credo che cacciare un figlio da casa non sia comportamento da genitore. Parere personale, naturalmente...

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  11. Concordo, Ambra : aggiungo anche la stagione dell'immaturità, diversamente non si concepirebbero azioni del genere, giusto per andare "contro le regole"...

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  12. Ciao Robi, ti capisco perchè ci sono passato anch'io che ho un figlio quasi 25enne, oggi.
    E' il periodo delle esperienze, ma se il ragazzo/a ha confidenza con i genitori (almeno uno) si trova senz'altro bene.
    Certamente affidarsi al buon Dio è ottimo, in ogni circostanza...

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  13. se gli adolescenti ribelli diventano persone speciali come te mi sento rincuorata! :)

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  14. Mamma mia Lo, che complimentone! Mi hai lusingato, grazie mille.
    Ciao, buona giornata e a presto!

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