mercoledì 17 marzo 2010

LE BEALERE


Il vocabolario fornisce questa definizione : Canale o roggia che trasporta acqua allo scopo di irrigare o per essere utilizzata come forza motrice.
Sono manufatti, e normalmente hanno origine da un corso d'acqua, sia fiume che torrente.

Le "bialere" (in dialetto piemontese) per molti anni sono state il simbolo stesso dell'agricoltura, e non raramente segnavano anche il confine delle proprietà limitrofe.

In gran parte sono state interrate, particolarmente nel percorso cittadino, ma ogni tanto riemergono per testimoniare la loro preziosa opera che continua nel tempo.

Una delle tante che attraversava tutta Venaria, da sud verso nord, irrigava tutti i campi che incontrava durante il suo percorso, inoltre alimentava il vecchio mulino Sola prima di gettarsi nel Ceronda.
Questo opificio, che ancora oggi è attivo, non utilizza più la caduta d'acqua della bealera per fornire l'energia necessaria a muovere i macchinari , ma l'uscita della condotta forzata è ancora ben visibile, e lo scrosciare dell'acqua è quasi una musica...!

il molino Sola, oggi


una bealera a Borgaro Torinese

12 commenti:

  1. Belle immagine e soprattutto bello l'amore per la tua terra Sirio!

    RispondiElimina
  2. belle che dico! bellissime le immagini, io ricordo che vicino dove sono nato, sia il mulino che una grande sega che tagliava dei grandi tronchi in tavole, mi perdevo incantato a guardare quella grande ruota con delle pale che lentamente girava per dare la forza motrice ai diversi movimenti. Sono ricordi di quando ero ragazzo.
    Buona serata caro Sirio, a presto.
    Tomaso

    RispondiElimina
  3. Guernica, il legame affettivo ai luoghi dove si nasce è intenso, lo si porta dentro maggiormente se si tratta di un paese anche se ora non lo è più.
    Chiaramente, quello che era il nucleo iniziale oggi è il centro storico, e in buona parte conserva le caratteristiche di un tempo.
    Un caro saluto!

    RispondiElimina
  4. Grazie Tomaso, sei gentilissimo!
    Le fotografie sono le testimonianze del passato, e fanno rivivere periodi e momenti che potrebbero rischiare di venire dimenticati, come per esempio l'architettura del paese dove sei nato.

    Un forte abbraccio, caro amico!

    RispondiElimina
  5. Belle foto e sempre post mai banali!!!
    Ottimo sirio!!

    RispondiElimina
  6. che meraviglia e che interessante...non sapevo nulla di questo!!! grazie e buona serata

    RispondiElimina
  7. Pensa che mio fratello e stato capace di sfruttare una fonte tipi quella che descrivi nel post per produrre energia che usiamo in casa. Da un tubo di grosso diametro dove scorre acqua bollente a forte pressione che va a perdersi, riusciamo a ricavarne quasi 1200w e acqua calda per il riscaldamento.
    Un vero risparmio. Buona vita, Viviana

    RispondiElimina
  8. Viviana, hai un fratello genio!
    Complimenti, è una fonte di energia pulita, e quanta ce ne vorrebbe...

    Un caro saluto,e bentornata!

    RispondiElimina
  9. Caro Alfa, mulini e segherie azionate utilizzando la caduta d'acqua sono ormai una rarità, ho però notizia che nel parco del Ticino-se non vado errato- ce n'è ancora uno funzionante, è diventato un'attrattiva turistica!

    Un caro saluto.

    RispondiElimina
  10. Sirio, Io sono venuta al tuo blog attraverso un bealere di sogni.
    Il primo giorno del mese di marzo hai avuto la gentilezza di lasciare un commento (nel blog de Diana Bruna) sul mio lavoro. Ci dispiace per il mio ritardo nella risposta. Grazie per le meravigliose parole. E como Guernica ha detto: "Belle immagine e soprattutto bello l'amore per la tua terra!" Rispettosamente, Alicia (Alenka)

    RispondiElimina
  11. "Bealera"! Ho imparato una cosa nuova! Grazie.

    RispondiElimina

Se hai qualcosa da dire fallo pure, ricorda solo le due uniche regole che vigono qua: rispetto per tutti offese per nessuno. Ciao!

Questo blog non consente commenti anonimi.

" La musica é il vincolo che unisce la vita dello spirito alla vita dei sensi, ed é l'unico immateriale accesso al mondo superiore della conoscenza. Nella musica l'uomo vive, pensa e crea".

Ludwig Van Beethoven